|
|
TESTIMONIANZA
DI
GIUSEPPE |
Mi chiamo Giuseppe e
sono nato in una famiglia evangelica nella quale ho
ricevuto dei buoni insegnamenti cristiani e, fin da
bambino, ho frequentato la Scuola Domenicale.
Per chi non sapesse cosa sia
la Scuola Domenicale, molto sommariamente posso dire che
è un luogo in cui si cerca di trasmettere a persone di
varie fasce di età (si parte dallinfanzia e si
arriva fino agli adulti) le conoscenze basilari della
Bibbia, la Parola di Dio, affinché ciascuno possa
conoscere chi è Gesù e quale è la grande opera di
salvezza che Egli ha compiuto per ognuno di noi.
Nel mio caso specifico
erano delle riunioni che duravano circa unora,
durante le quali ci fermavamo a parlare della Parola di
Dio e si trattavano argomenti adatti alla nostra
particolare fascia di età.
Il mio pensiero era "sono
un bravo ragazzo, non faccio nulla di male, un giorno
andrò in cielo"
Ma
non era così; non è per le buone opere che si
conquista il regno dei cieli, ma mediante il
sacrificio di CRISTO GESÙ
|
Un
giorno, come accade quotidianamente per ognuno di noi, mi
trovai di fronte ad una scelta.
Ricordo che era di sera
e, tornando dal lavoro, mi sentivo angosciato; sentivo in
me il bisogno di ricevere una risposta diretta da Dio.
Entrai in chiesa, il
pastore stava predicando sulla potenza della Parola
di Dio (la BIBBIA).
Mi sedetti nei banchi e
in quel momento rivolsi una preghiera al Signore, (nonostante
già sapessi che Egli esisteva e che era potente a fare
ogni cosa) e Gli dissi: «Se quello che dice il
pastore è vero, che nella Tua parola cè potenza,
allora rispondimi».
|
Avevo davanti
a me una bibbia e laprii in quello stesso
istante, ed i miei occhi caddero sul capitolo
6 del libro dei Giudici
nel
quale si narra della chiamata di Dio a Gedeone e
dellordine di liberare il popolo di Israele
dai Madianiti. Gedeone, però, consapevole della
sua pochezza, accampava una serie di scuse e si
mise a chiedere dei segni per essere certo che
Dio stesse chiamando proprio lui.
Quel comportamento di
Gedeone fu per me la piena consapevolezza che Dio
stava chiamando anche me e che anchio, come
lui, accampavo delle scuse per sfuggirgli. |
Infatti
feci anchio come Gedeone e, nella mia incredulità
che la chiamata di Dio fosse rivolta proprio a me, non
volli credere alla prima risposta del Signore dicendo a
me stesso che, forse, si trattava solo di un caso e che,
per esserne certo, avevo bisogno di unulteriore
conferma da parte del Signore.
Così richiusi la
bibbia e, poi, la riaprii e, di nuovo, mi balzò agli
occhi un passo che parlava direttamente al mio cuore e mi
confermava la chiamata di Dio.
Sia
benedetto il Nome del Signore che non si ferma di
fronte alla nostra incredulità, ma nel Suo infinito
amore continua a perseverare fino ad abbattere le
nostre resistenze e farle crollare come fece crollare
le potenti mura di Gerico.
Così il Signore vinse
la mia incredulità ed io mi arresi al Suo amore; da
quellistante è la mia vita è cambiata.
La mia vita è cambiata perché ora ha una prospettiva
diversa; ora, come disse Gesù a Nicodemo, posso vedere
il Regno di Dio ed anche entrare
nel Regno di Dio. Così una luce interiore irradia la mia vita ed
io vivo per il cielo, sapendo di essere pellegrino su
questa terra.
Ovviamente anche per me, pellegrino, ci sono le stesse
difficoltà ed i medesimi ostacoli che ogni persona
incontra in questa vita; non voglio certo ingannarvi
dicendo che ora è tutto rose e fiori, tuttavia io so ed
avverto che Gesù mi è vicino in ogni difficoltà, come
un amico sempre pronto ad aiutarmi.
Io posso ogni giorno fare lesperienza che un
anonimo autore descrive nella sua poesia: Messaggio
di tenerezza.
Forse la conosci anche
tu, ma vale la pena ricordarla di tanto in tanto a noi
stessi e, soprattutto, di realizzare quanto essa descrive
perché è proprio questo che il Signore fa per me ogni
giorno e può farlo anche per te.
Messaggio
di tenerezza
Ho sognato che camminavo
in riva al mare con il Signore
e rivedevo sullo schermo del cielo
tutti i giorni della mia vita passata.
E per ogni giorno trascorso
apparivano sulla sabbia due orme:
le mie e quelle del Signore.
Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,
proprio nei giorni
più difficili della mia vita.
Allora ho detto: "Signore,
io ho scelto di vivere con te
e Tu mi avevi promesso
che saresti stato sempre con me.
Perché mi hai lasciato solo
proprio nei momenti più difficili? "
E Lui mi ha risposto:
"Figlio, tu lo sai che Io ti amo
e non ti ho abbandonato mai:
i giorni nei quali
c'è soltanto un'orma sulla sabbia
sono proprio quelli
in cui ti ho portato in braccio".
Possa il Signore far
maturare in te il desidero di servirLo. Egli farà cose
grandi e noi e saremo nella gioia
Iddio
ti benedica
|
|